Come curare le vene varicose nell’uomo

Le vene varicose sono la conseguenza di una cattiva circolazione del sangue negli arti inferiori, disturbo che è dovuto dalla dilatazione delle valvole dei vasi le quali, invece di spingere il sangue verso l’alto, creano un ristagno nelle gambe.

Gli uomini tendono a sottovalutare questo fastidio considerandolo solo un fattore estetico senza comprendere che in realtà è una patologia rischiosa per la salute delle gambe. Sarebbe sufficiente imparare a riconoscere i segnali inviati dal corpo quali gonfiore dei piedi, crampi, affaticamento, dolori e prurito per rivolgersi ad uno specialista.

Come prevenire le vene varicose

Per prevenire le vene varicose bisogna prima di tutto capire se ci sono delle categorie di uomini a rischio. Coloro che hanno la familiarità, che fumano tanto, che soffrono di diabete, che assumono ipertensivi, che sono in sovrappeso o obesi, che trascorrono molte ore seduti o in piedi per lavoro, che hanno superato la mezza età sono tutti soggetti a rischio d’insufficienza venosa. Sono queste le categorie che devono preoccuparsi ed iniziare subito un percorso di prevenzione e di cambiamento del proprio stile di vita.

Ritagliatevi almeno trenta minuti al giorno per fare attività fisica: una bella passeggiata o iscrivetevi in piscina perché il nuoto favorisce la circolazione. Utilizzate le calze elastiche a compressione graduata che fungono da pompa esterna e aiutano le vostre gambe a riportare il sangue verso l’alto senza ristagni.

Se svolgete un lavoro che vi costringe a restare in piedi per molte ore cercate di muovervi spostando il carico da un piede all’altro, se invece restate seduti evitate di incrociare le gambe. In entrambi i casi è consigliata una doccia fredda facendo scorrere il getto dai piedi sino all’inguine e ripetendo l’operazione per alcuni minuti.

Se vi sentite una sensazione di affaticamento alle gambe sdraiatevi sul letto e alzate le gambe usando due o tre cuscini, in questo modo riattiverete la circolazione e manterrete intatti il tono dei vasi sanguigni. Se invece siete stanchi e volete riposare mettete un cuscino sotto le gambe per facilitare il ritorno del sangue.

Alle persone in sovrappeso è consigliato di bere 1,5 litri di acqua al giorno, di eliminare alcol, caffeina, grasso e tabacco e di correggere l’alimentazione prediligendo la frutta e la verdura, alimenti ricchi di sali minerali e vitamine che rinforzano i vasi sanguigni e regolano la pressione arteriosa.

I rimedi naturali

Per prevenire le vene varicose, o per combatterle, si consiglia di assumere degli integratori naturali, ad esempio quelli contenenti mirtilli, ciliegie, ribes, vite rossa e more che contengono i flavonoidi utili per migliorare l’elasticità delle pareti, anche il Rusco conosciuto, con il nome di pungitopo, è ottimo per combattere la fragilità venosa e per evitare crampi e gonfiori.

In commercio, oltre agli integratori, ci sono anche delle ottime creme o degli unguenti naturali che vengono applicate con dei massaggi, partendo dal basso verso l’alto, utili per riattivare la circolazione e svolgere un’azione astringente e rinfrescante.

Ricordiamo la centella asiatica, l’ippocastano e la calendula apprezzate per il loro effetto drenante e per la capacità di riattivare la micro e la macro circolazione, inoltre sono in grado di contrastare le vene varicose mantenendo elastiche le pareti dei vasi sanguigni.

Rimedi naturali della nonna

Per combattere le vene varicose ci sono dei rimedi naturali che si possono realizzare in casa, ad esempio pochi sanno che il pepe di Caienna diminuisce i dolori alle gambe causate dalle vene gonfie. È sufficiente sciogliere un cucchiaino di pepe di Caienna in una tazza di acqua calda e bere questo preparato tre volte al giorno per due mesi.

Se soffrite di vene varicose e avete bisogno di un massaggio per ridurre i dolori e migliorare la circolazione del sangue riscaldate due cucchiaini di olio di oliva con quattro gocce di olio essenziale di cipresso e massaggiate le vene due volte al giorno per due mesi.

Le terapie alternative alla chirurgia

La chirurgia vascolare viene attuata solo nei casi estremi o in situazioni delicate. Si tratta di un intervento che consiste nella rimozione della grande o della piccola safena attraverso un’incisione al polpaccio o all’inguine.

Oggi vengono consigliate diverse terapie sostitutive ad esempio la scleroterapia che consiste nell’iniettare per endovena una soluzione che arresta il flusso sanguigno e causa la chiusura della vena. Questo procedimento è indicato solo nelle vene di un calibro inferiore ai 6-7 millimetri.

La laser terapia che prevede una piccola incisione nella vena all’interno del quale si inserisce una sonda che, per mezzo di lampi di raggi laser, indebolisce la vena varicosa sino a farla scomparire. Questa terapia non è indicata a coloro che presentano patologie arteriose periferiche.

Un’altra tecnica utilizzata per le varici è la radiofrequenza che prevede l’inserimento di un catetere nella vena interessata attraverso il quale si irradieranno le onde radio che svilupperanno calore e restringeranno le pareti della vena.

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